Il Giopì torna a raccontare Bergamo in chiave moderna: un magazine digitale che custodisce la memoria, celebra la cultura popolare e guarda al futuro con leggerezza.
di Redazione Giopì
Il traffico a Bergamo è una questione antica quanto irrisolta. Dai piani ambiziosi degli anni ’70 alla carenza cronica di parcheggi, passando per modifiche viarie contestate e autosilo tardivi, la città continua a fare i conti con un problema strutturale mai davvero affrontato. Il risultato? Caos quotidiano, auto in cerca di sosta e progetti alternativi rimasti sulla carta.
di Alvise Cervi
Monsignor Gianni Carzaniga, parroco di Sant’Alessandro in Colonna, riflette sull’eredità di Papa Francesco, definendolo “il Papa della continuità”. Un pontificato segnato dalla vicinanza ai poveri, dalla concretezza pastorale e da una profonda interiorità. Carzaniga ripercorre episodi personali, sottolinea l’importanza della linea tracciata da Giovanni XXIII e Paolo VI, e guarda con fiducia al futuro della Chiesa.
di Paolo Aresi
La Cümpagnia del Fil de Fèr di Piario festeggia 25 anni di attività tra teatro dialettale e promozione delle tradizioni popolari bergamasche. Nata nel 1984 e rifondata nel 2000, la compagnia celebra questo importante traguardo con eventi, pubblicazioni e spettacoli, rinnovando il legame con la comunità e con la storia della Valle Seriana. Dal presepe tradizionale alla Casa Museo contadina, passando per serate teatrali e musicali, la compagnia continua a essere un punto di riferimento per la cultura locale.
Bergamo affronta un’emergenza educativa e sociale: bande di minorenni scatenano violenza nel centro città, tra minacce, rapine e aggressioni. Il Giopì richiama istituzioni, scuole e parrocchie a una strategia condivisa, sostenendo l’appello della Caritas e degli studenti per una città più sicura, giusta e consapevole.
di Paolo Aresi
Per i bergamaschi, la fatica è sempre stata un valore, sinonimo di dignità e rispetto. Savino Pezzotta, storico sindacalista e voce autorevole del mondo del lavoro, riflette sul cambiamento profondo dell’etica lavorativa nell’era digitale, sul ruolo insostituibile del sindacato e sull’eredità culturale bergamasca fatta di concretezza, solidarietà e senso della comunità.
di Maria Teresa BiroliniIl Giopì torna a raccontare Bergamo in chiave moderna: un magazine digitale che custodisce la memoria, celebra la cultura popolare e guarda al futuro con leggerezza.
di Redazione Giopì
Arlecchino e Gioppino discutono dell’iniziativa del nostro giornale: quali bergamaschi meritino una statua che li ricordi
di Paolo da Bergamo
Nel calcio dominato dalle stelle, l’Atalanta di Gasperini racconta una storia diversa: quella dei comprimari, dei gregari, di chi raramente finisce in prima pagina ma costruisce vittorie con umiltà e sacrificio. Il gol Kolasinac-Zappacosta contro la Juventus è l’emblema di un’idea di squadra in cui tutti possono essere protagonisti. Una filosofia che esalta il gruppo e ridisegna il concetto stesso di impresa sportiva.
di Vincenzo Cito
Le nuove tecnologie stanno rapidamente evolvendo, ma rischiano di escludere una parte significativa della popolazione anziana, incapace di seguire il passo con l'innovazione. Alcuni Comuni, come Vertova e Treviolo, stanno promuovendo corsi di educazione digitale, ma molti enti pubblici e privati sembrano ignorare il problema. È urgente un intervento che supporti questa fascia di cittadini, anche con sportelli fisici per l'accesso ai servizi digitali.
di Alvise Cervi
Arlecchino e Gioppino discutono delle mogli e della città e affrontano la questione della vendita della Casa del Capitano in San Vigilio.
di Paolo da Bergamo
Abbiamo bisogno di un Giardino della Memoria, un luogo bello e tranquillo dove ricordare e celebrare le grandi personalità bergamasche del Novecento. Il Giopì propone un sondaggio per individuare chi merita un monumento in città, da Felice Gimondi a Giacomo Manzù, da Gian Andrea Gavazzeni a Betty Ambiveri. Un'iniziativa per restituire a Bergamo il senso della storia e delle sue radici.
di Paolo AresiLa cultura a Bergamo è in crisi, soffocata da un approccio turistico che privilegia la quantità sulla qualità. L'assenza di un progetto culturale solido ha ridotto la città a una vetrina di mostre superficiali, lontana dalle sue radici artistiche. Per rilanciare la città è necessario tornare a valorizzare la sua storia e i suoi talenti locali, costruendo un percorso autentico di crescita culturale.
LA DEA CHE NON T’ASPETTI - Il fenomeno nerazzurro visto da un napoletano (che abita a Brescia!): “Le nostre due squadre in realtà si somigliano più di quanto non sembri”
di Vincenzo CitoLe due rotatorie costruite a Valtesse nel 2023 per risolvere il traffico di Pontesecco si sono rivelate inefficaci, nonostante una spesa di tre milioni e mezzo di euro. Nonostante i suggerimenti contrari, il traffico non è migliorato e si è dovuto tornare a un sistema precedente, lasciando molti cittadini frustrati. Inoltre, l’installazione di un tabellone informativo sul traffico è rimasta incompleta e non funziona ancora dopo un anno e mezzo
di Angela Clerici
Nella nostra tradizione e nel linguaggio è sempre stata citata al femminile nonostante sia un fiume o un torrente. Il parere dell’esperta di Linguistica
di Angela ClericiGioppino e Arlecchino discutono di primati e magagne della nostra terra. “Ti ricordi di quando mangiavi solo polenta?”
di Paolo da BergamoIl Sole24Ore dice che siamo i migliori in Italia, ma fra traffico, inquinamento e insicurezza non è così facile la vita orobica. E, fatto grave, nascono pochi bambini
di Paolo Aresi
Gli Svizzeri ci vedono come pasticcioni casinisti, mentre loro si autogovernano con rigore. Ma appena varcano il confine, da guidatori prudenti si trasformano in velocisti scatenati. E noi, muti, ci scostiamo mentre sfrecciano impuniti sulle nostre strade.
di Marco Cimmino
Un sondaggio fra i nostri lettori. Proponiamo alcuni nomi: Lydia Cattaneo, Gimondi, Ferruccio Galmozzi, Longaretti, Gavazzeni, Manzù, Alberto Vitali, Betty Ambiveri
di Paolo Aresi
Vorrei un calcio più umano, povero economicamente ma ricco di valori sociali, culturali e sportivi. Un calcio che promuova l'onestà, la legalità e la solidarietà, senza violenza né corruzione. Sogno uno sport che unisca, diverta e dia a tutti i bambini del mondo la possibilità di giocare.
di Francesco Lena (Cenate Sopra)Segui il Giopì su i nostri social del Ducato di Piazza Pontida!