PRIMO MAGGIO - È importante riflettere su come è cambiata l’occupazione
Novantasette morti da gennaio 2025. Tante sono le vittime del lavoro nel nostro Paese dall’inizio dell’anno e Bergamo spicca per la maglia nera in Lombardia: sei morti tra gennaio e febbraio. Anche in questo Primo Maggio non dobbiamo pensare tanto a far festa, ma per l’ennesima volta va fatta una riflessione rispetto alle tante difficoltà del mondo del lavoro, compresa la frequenza degli incidenti, talvolta gravissimi. Dall’intervista a Savino Pezzotta (a pagina 3), abbiamo capito una cosa: la corsa alla produttività, all’essere sempre più performanti, al guadagno, rischia di farci dimenticare quell’etica del lavoro che ha fatto grande anche la nostra terra.
Del resto, me lo ricordo bene, prima di uscire di casa, la mattina alle sette, mio padre che diceva: “Non importa soltanto quanto fai, ma come lo fai”. Mio padre lo rivedevi solo all’ora di cena e mai una parola su quello che aveva fatto. Se glielo chiedevi rispondeva semplicemente: “Ho lavorato”. Punto. Ed era sereno, lo capivi guardandolo seduto a tavola mentre sfogliava L’Eco di Bergamo. I nostri genitori avevano davanti a loro un mondo da costruire, infinite opportunità, bastava metterci un po’ di passione e tanta fatica. Di quella fatica ne abbiamo fatto un vessillo, un valore morale, lo ha sottolineato anche Savino Pezzotta. I nostri padri sono stati un grande esempio. A noi è andata diversamente. Non abbiamo conosciuto il lavoro duro della fabbrica degli anni Sessanta, ma lo spazio in cui ci muoviamo è talmente competitivo e veloce, così stressante e talvolta precario, che ti viene facile smarrire la strada, il senso del lavoro, per cadere nella trappola del “lavorare per lo stipendio, per guadagnare”. E stop. Ma poi è il senso stesso della tua vita a rischiare lo smarrimento.
Perché il lavoro non è soltanto fare soldi: è costruire, è dare valore alle cose, alla realtà, alla vita. Questo è, o dovrebbe, essere. Per tornare a casa la sera stanchissimi, ma sereni, consapevoli di avere fatto qualcosa di buono, non solo per te.