Si è conclusa con grande successo la mostra collettiva organizzata dall’Ucai - Unione Cattolica Artisti Italiani, allestita presso la Sala Manzù di Bergamo, fino al sette aprile.
L’esposizione, aperta tutti i giorni dalle ore 16 alle ore 19, ha offerto una panoramica affascinante delle opere di artisti che, attraverso il loro talento e la loro creatività, hanno saputo interpretare temi di rilevanza sociale e culturale. Tra le opere esposte, spiccano i cinque lavori dell’artista e pittore bergamasco, Marcello Annoni, conosciuto con il nome d’arte “Maranno”. L’evento ha rappresentato non solo un’importante occasione per gli artisti di farsi conoscere, ma anche un momento di riflessione e condivisione per tutti coloro che hanno visitato la mostra.
La mostra dell’Ucai ha dimostrato ancora una volta il valore dell’arte come strumento di comunicazione e espressione, capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano. Non resta che attendere con curiosità le future iniziative dell’associazione, che promettono di continuare a portare l’arte e la cultura al centro della nostra comunità.
Da ü mis, töte i matine, l’éra là al portù de Sant’Agata, precisa ai sèt e mèsa; la sunàa, decisa, ol campanèl. Rümùr de ciàv e cadenàs. Sènsa parlà (urmai l’éra ü laùr che l’düràa de tat tép), ol portinér l’ghe tülìa fò di mà la botiglia del lacc e l...
di Giacinto Gambirasio
Nel 1963, in un mondo sull’orlo della guerra nucleare, Papa Giovanni XXIII donò all’umanità la Pacem in Terris, un’enciclica-testamento sulla pace. Oggi, tra nuovi conflitti globali e timori crescenti, le sue parole risuonano ancora con forza profetica. Il Giopì raccoglie questo messaggio per rilanciarlo alle coscienze, ricordando che la vera pace nasce solo dalla verità, dalla giustizia, dalla carità e dalla libertà.
di Maria Teresa Birolini
Il Circolo Artistico Bergamasco Ets, fondato nel 1985 e promotore delle arti e della cultura, festeggia il 130° anniversario e presenta il nuovo Consiglio Direttivo eletto per il triennio 2025-2028. Alla guida, Cesare Morali come presidente, affiancato da un team di appassionati e artisti pronti a dare nuovo slancio all’associazione.
Quando l’ vé mèza quarésma a gh’è ‘n bàl la tradisiù de cassà con prepotensa quach vergót sóta ‘l rasgù. St’an la sórt a la ghe tóca a problemi de coscensa per stopàga ‘mpó la bóca a chi próa indiferènsa. Come s’fài a troà normal che ghe sìes sèrta zét i...
di Anna RudelliSegui il Giopì su i nostri social del Ducato di Piazza Pontida!